Lo stress: la malattia dei nostri giorni
Ci sono eventi che generano grossi turbamenti quali un lutto, un licenziamento non voluto, un incidente, ma anche situazioni più subdole e ripetitive che possono determinare uno stress cronico in cui vi è una condizione di adattamento, spesso sottovalutata. A volte non si presta attenzione ai messaggi del corpo che ci parlano di un disagio. Altre volte li si mette a tacere con un farmaco, trascurando la possibilità che il malessere divenga cronico. Mal di testa, tachicardia, respirazione alterata, tensioni o dolori muscolari, problemi digestivi o/e intestinali, difficoltà ad addormentarsi, sonno agitato possono essere dei campanelli d’allarme che preludono uno stato di stress. Lo si può cogliere anche da cambiamenti dell’umore, quali sua instabilità, nervosismo, irritabilità, perdita di entusiasmo, scarsa motivazione, mancanza di piacere e di vitalità. Lo stress può manifestarsi anche attraverso mancanza di concentrazione, di memoria, senso di inadeguatezza nello svolgimento di una mansione, pensieri dominanti che non permettono di muoversi con padronanza nelle situazioni. Ed ancora frenetica iperattività, abuso di energizzanti, di alcool, di fumo, problemi con l’appetito, disattenzioni che possono causare piccoli incidenti, demotivazione al piacere, diminuzione del desiderio sessuale denotano che qualcosa non va a livello energetico.
La prima risposta allo stress è una reazione di allarme. Quando esso diviene prolungato e non può essere rimosso, l’organismo necessita di un adattamento che richiede una notevole mobilitazione delle riserve energetiche. Ciò è possibile fino a che le riserve non si esauriscono. A questo punto viene meno il processo di adattamento e si instaura la malattia. La malattia equivale all’esaurimento energetico. Molte malattie psicosomatiche seguono questo andamento, ma anche l’insorgenza di serie patologie può indicare l’incapacità del corpo ad affrontare lo stress.”
“La mancanza di consapevolezza consente allo stress di raggiungere il punto di rottura”, come afferma Lowen. Se l’organismo ha sufficienti energie per rispondere alle richieste della vita non vi sono problemi. Quando le richieste sono eccessive o l’energia è insufficiente è necessario prestare attenzione ai segnali del corpo, sentirne le aree coinvolte, guardare più a fondo il problema.